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TESSIDA 2019, presentato a Bauladu lo studio di Ethicas sullo “spessore istituzionale”

DiRedazione

TESSIDA 2019, presentato a Bauladu lo studio di Ethicas sullo “spessore istituzionale”

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Dal 13 al 15 settembre 2019 si è svolta a Bauladu la prima edizione di #Tèssida, la Scuola delle Comunita’ Cooperative organizzata dall’associazione Terra De Mesania. E’ stata una tre giorni molto intensa, stimolante e ricca di confronti, scambi e relazioni.

Nel modulo dedicato a “Economia e comunità” ogni relatore ha cercato di dare una risposta a un interrogativo, in molti casi partendo da un’esperienza di cooperazione. Nel caso presentato da Fabrizio Palazzari la domanda ha riguardato il come trovare nuovi strumenti di crescita economica e sociale.

Durante il suo intervento, intitolato “Acanta, una mag per trovare nuovi strumenti di crescita e economica e sociale”, ha dato una possibile risposta partendo da un progetto di cooperazione locale già realizzato e da alcuni riferimenti teorici, come il concetto di “spessore istituzionale” (institutional thickness) proposto da Amin e Thrift nel 1995.

Alla fine, anche grazie ai preziosi contributi di tutti i presenti, è emersa una possibile direzione per una via sarda per il microcredito all’impresa: ri-connettere tutti gli attori territoriali – a cominciare innanzitutto dai Comuni, dalle filiali bancarie e dai centri commerciali naturali – per creare quella fiducia necessaria per incoraggiare e sviluppare la rigenerazione economica a livello locale.

La scuola è stata preceduta da un incontro pubblico aperto a tutti, venerdì 13 settembre alle 16.00, dal titolo “Le cooperative di comunità nella programmazione territoriale”. Il tema di questa edizione e’ stato “TESSIDA – Tessere relazioni per rigenerare l’economia sociale”.  La scuola è promossa dall’associazione Terra de Mesania per portare la riflessione e la formazione sui modi in cui si può fare e si fa comunità, analizzandone gli aspetti e le forme che questi modi possono assumere, portando esempi concreti di buone prassi, senza nascondere le criticità e i vincoli tecnici, e vuole cominciare a gettare le basi, in Sardegna, per un percorso di formazione in cui i partecipanti trovino lo spazio di confronto e il supporto necessari per realizzare la propria idea di comunità cooperativa.

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